Il biomagnetismo ha una storia antica. Antica come l’uomo, antica come la Terra.
Ai giorni nostri la Terra possiede un campo magnetico di 0.5 Gauss (misura dell’intensità magnetica, che prende il nome dallo scienziato Johann Carl Friedrich Gauss, che ne ha sviluppato il sistema di misura), ma in passato ha assunto valori di intensità molto superiori. Inoltre la Terra possiede anche una polarità: il polo nord e il polo sud.
Allo stesso modo, l’essere umano possiede una sua polarità e un flusso magnetico, che va dalla testa alla punta dei piedi (0,1 µG/cm 2 ).
Il magnetismo è oggi associato prevalentemente alla tecnologia e il suo aspetto legato all’arte curativa è meno conosciuto e applicato. In passato non è stato così, e le medicine cosiddette alternative (biomagnetismo, agopuntura, chiropratica, omeopatia, naturopatia…) erano studiate ed applicate quotidianamente. Queste presupponevano una conoscenza del nostro corpo e dell’interazione di questo con la mente che oggi stiamo poco a poco riscoprendo.
Il primo riferimento documentato del magnetismo nella cura della salute proviene dal Libro dell'Imperatore Giallo in Cina, relativo alla medicina interna, scritto circa nel 2000 A.C.
Si narra anche che Cleopatra usasse dei magneti sulla sua fronte, per mantenere nel tempo la sua bellezza e il suo aspetto giovanile.
Nell’antica Grecia, Omero fa dei riferimenti ai magneti, come peraltro Ippocrate, il padre della medicina. Sempre Ippocrate affermò che per curare le malattie si dovrebbe guardare inizialmente la spina dorsale, che è essenzialmente il centro di controllo del sistema nervoso che governa le funzioni del corpo.
Galeno invece si riferisce ai magneti per scopi terapeutici, come fece Ali Abbas in Persia nel 930 D.C. Forse il più importante guaritore in Europa è stato Paracelso che, attorno al 1500 D.C. fu un grande utilizzatore di biomagneti. Sfortunatamente non venne compreso dai suoi contemporanei, per non parlare delle autorità del tempo. In tempi più moderni occorre dare credito a diversi scienziati, specialmente a Messmer (1750), Ampere, Faraday, Humboldt, Gauss, Maxwell e tanti altri, che hanno contribuito tutti grandemente alla scienza del magnetismo.
Il padre del moderno Biomagnetismo è senza dubbio Albert Roy Davis, canadese di nascita, che intorno all'anno 1940 scrisse il trattato definitivo sul corretto uso dei Biomagneti.
Gli insegnamenti di Roy Davis sono stati portati avanti in tutto il mondo, in particolare dal Dr. Rawls, Dr. Philpott e dal Prof. Vinardi, con il quale ho avuto l’opportunità di studiare. Questa breve storia menziona alcuni degli illustri dottori, terapeuti, scienziati del passato e del presente che hanno studiato, praticato o descritto l’uso benefico dei Biomangneti a scopo curativo.